Come si fa a sviluppare un approccio sistematico di valutazione sul ciclo di vita dei prodotti in assortimento sia per l’industria che per la distribuzione?
La valutazione secondo il LCA e con il protocollo EDP non ha più misteri, non è ancora obbligatoria per la tassonomia dei mercati secondo la UE ma lo diventerà a breve. Molti produttori, circa 11.000 nel mondo, lo fanno ed anche in Italia sono tanti, ma come gestire il progetto economicamente ed organizzativamente per renderlo fattibile e approvabile dalla direzione d’azienda e poterne sfruttare l’efficacia? Questo è quanto ECOINNOVAZIONE, con il presidente Masoni, argomenterà e discuterà con Campioni di grandi gruppi e di PMI e un leader della moderna distribuzione.
Come si fa a sviluppare un processo produttivo e distributivo circolare partendo dal modello lineare usato da tutti? Come si fa a convertire le procedure e la cultura organizzativa, alla base di ogni sistema aziendalmente sviluppato, con le preoccupazioni di spiazzamento competitivo di chi è troppo all’avanguardia?
Due opportunità vengono in aiuto: la prima è la digitalizzazione, come sistema d’interfaccia diffuso con omogenea cultura delle connessioni e delle competenze da formare all’interno. La seconda è la condivisione come valore indotto dalla controllabilità – tracciabilità delle filiere. Il tema verrà spiegato da GS1 Italy, in prima linea per individuare nuovi standard di relazione tra industria e distribuzione, con l’aiuto un player mondiale del largo consumo e il principale hub per l’evoluzione delle imprese verso i consumatori o meglio i cittadini digitali.
Come si fa a comunicare il proprio impegno per offrire al mercato una produzione e proposta commerciale rispettosa dei vincoli di sostenibilità ambientali, sociali, di governance ed economici?
Spesso le soluzioni sono plurime, complesse, di prodotto e di impresa. Si vuole evitare il rischio di green washing, essere prudenti non over claiming ma allo stesso tempo si è investito per avere dati e conoscenze utili anche ai propri clienti e alla comunità tutta. Capirlo nasce dalle esperienze già fatte e per questo una ricerca sviluppata ad hoc da ASTAREA per scoprire come agiscono le imprese riconosciute come impegnate nella sostenibilità offre per la prima volta l’opportunità di comprendere la distanza tra il fatto ed il comunicato, le competenze necessarie , i media efficaci, la diversa criticità per i diversi settori e la coerenza che deve e può esistere tra comunicazione classica, quella social per il vasto pubblico e quella di relazione per i diversi portatori d’interesse. A fronte di ciò come le agenzie di comunicazione rappresentate da ALTAVIA Italia devono attivarsi evolvendo le proprie expertise a servizio di committenti la cui missione è dichiarata per i valori della sostenibilità come lo sono gli operatori della distribuzione e di filiera invitati a rinforzare coi loro esempi le linee guida di una comunicazione virtuosa.
Emanuele Plata