Sintesi dell'undicesima edizione del GRF.
L’evento promosso da PLEF, da un'idea di PLEF e Ndb- Marketing Consapevole - è stato realizzato in collaborazione con Altavia Disko, Edizioni DM, GS1 Italia e ospitato per la seconda volta da Accenture nei sui modernissimi spazi di ACIN – Accenture Customer Innovation Network ha visto partecipare in diretta o da remoto 36 speakers protagonisti di questo mondo e 170 collegamenti da remoto, attratti dal tema della TRANSIZIONE che investe le imprese industriali e distributive così come i cittadini consumatori connettendo in modo indissolubile l’aspetto ambientale con quello sociale ed e economico.
L’introduzione del presidente di PLEF, Paolo Mamo, ha evidenziato sia il pessimismo per l’enfasi sull’intensità promozionale e la competizione di prezzo tra canali e l’ottimismo per iniziative come il Green Retail Forum che stimolano le imprese a raccontare i percorsi virtuosi avviati che vanno bene se non si riducono a un beauty contest ma sono tasselli di un progetto condiviso di cambiamento che la TRANSIZIONE richiede.
Dai dati dell’osservatorio sull’osservatorio dell’Offerta, llaro Ghiselli, consigliere PLEF, responsabile del Green Retail Forum 2021, ha evidenziato come le iniziative comunicate dagli operatori di mercato siano in crescita esponenziale soprattutto per effetto dei produttori industriali e dei fornitori di servizio. I processi esterni (verso il sociale) sono fra i più applicati, ancor di più di quelli interni( sull’impresa) e degli interventi sui prodotti, ma questi ultimi sono in maggiore aumento in primis per impatti ambientali e in specifico per la lotta al cambiamento climatico.
L’Oosservatorio dell’innovazione sostenibile presentata da Natalia Massi di Kiki Lab presenta campioni del cambiamento come Patagonia, che reclamizza di non comprare in modo compulsivo, a Ikea che promuove l’usato e GreenPea che promuove il duty beauty.
Infine l’Osservatorio della comunicazione di Astarea svela la mappa degli end benefit per l’offerta sostenibile tra le promesse di ARMONIA- RAFFORZAMENTO – RASSICURAZIONE e CAMBIAMENTO.
La prima tavola rotonda sul tema transizione e future generazioni esordisce con Stefanini presidente ASVIS che cita la proposta di revisione costituzionale per l’inserimento dei diritti intergenerazionali, già approvata all’unanimità da un ramo del parlamento, a lui si collega il prof. Bin, costituzionalista, che afferma l’esigenza di azionare i diritti per ottenere dei reali cambiamenti quindi ben venga la revisione costituzionale se poi i cittadini si faranno sentire su ciò che non va ad esempio fare programmi attuativi a carico delle prossime generazioni facendo capire che per evitare i bla bla bisogna attivare contenziosi. Maria Vittoria Dalla Rosa dei giovani PLEF paventa che il sistema attuale stia continuando a correre come un treno su un binario sbagliato e Zuliani di CONAD immagina l’innesto di un cambio automatico o manuale di binario fatto con coraggio come loro hanno fatto ad esempio con la logistica, ribaltando il sistema. Oggi Conad va a ritirare la merce dai fornitori con benefici di emissioni e tempi rispetto a quando ciascun fornitore consegnava.
La seconda tavola sulla misura della sostenibilità ha evidenziato da tre imprese cosa può essere misurato, nel caso di AMORIM, gruppo portoghese leader mondiale nelle forniture di sughero si misura la rigenerazione della propria materia prima, la crescita della forestazione, il bilancio delle emissioni tra quelle prodotte e assorbite. Nel caso di DESPAR SUD si misura lo scambio col territorio in termini di occupazione, forniture locali, servizi ai cittadini consumatori, riduzione di inquinamenti scarti e sprechi e nel caso della Centrale VEGE la misurabilità riguarda le caratteristiche e qualità dei prodotti a marchio, le politiche di fidelizzazione, l’indirizzo e la rendicontazione delle azioni locali sui territori nei confronti dei diversi stake holders come le scuole e i centri sportivi. Un quadro di azioni e attenzioni giudicato da Valentino Bobbio di Next come un significativo progresso rispetto a pochi anni fa, come risulta anche dalla loro piattaforma Eye On Buy aperta a imprese virtuose che accettano di auto valutarsi con il NEXT INDEX (5 indicatori per 6 aree governance -personale- clienti- fornitori -ambiente-comunità locale )e sottoporsi al giudizio dei cittadini.